S. Pietro in Bevagna – Taranto

Sarcofagi dei Re

Epoca
III sec.
Anno intervento
2009
Materiali e tecniche esecutive
  • Lapidei – Marmo greco
Committenza
Intervento mirato a creare un percorso archeologico subacqueo attraverso il posizionamento di due plinti quadrati in cemento con sopra una tavola di plexiglas serigrafato sulla quale vi è descritta l’origine delle misteriose vasche, parte del carico di una nave lapidaria naufragata a San Pietro in Bevagna.
Le «vasche dei re», come sono chiamate da sempre i 23 sarcofagi romani risalenti al  III sec. d.C., adagiati ad appena cinque metri di profondità nelle limpide acque di San Pietro in Bevagna, marina di Manduria. I sarcofagi di marmo bianco, di forma e di dimensioni diverse e dal peso variabile dai mille ai seimila chilogrammi, provenivano dall’Egeo e dall’Asia Minore.
Probabilmente i manufatti erano destinati a Roma dove sarebbero stati sbarcati nella Statio Marmorum dì Ostia. Da qui, per via fluviale, sostengono gli archeologi, sarebbero giunti alla Ripa Marmorata, presso il monte Testaccio e nel Campo Marzio, dove operavano i marmorari, presso la Statio Rationis Marmorum. Si tratta di sarcofagi per sepolture di grandi uomini dell’Urbe.